Il gabbiano reale (Larus michahellis), ha subìto negli ultimi 30-40 anni un’esplosione demografica in gran parte d’Europa e in Nord America. Tale incremento è da attribuirsi alla sua natura opportunistica che lo rende in grado di adattarsi alle risorse alimentari più disponibili e abbondanti e di volare fino a 50 km al giorno per raggiungerle.

L’incremento demografico della specie è stato seguito da un’espansione del suo areale riproduttivo con la colonizzazione dell’ambiente urbano. I primi casi di nidificazione urbana sono stati documentati in Regno Unito negli anni ’40, ma a partire dagli anni ‘70 questo fenomeno si è esteso ad altri Paesi Europei. In Italia il primo caso di gabbiani nidificanti urbani è stato registrato a Roma nel 1971 (Pratesi 1975) ed è stato successivamente seguito da diverse altre città costiere, evidenziando una tendenza in rapida espansione (Fraissinet 2015).

A Venezia, le prime coppie in atteggiamento riproduttivo sono state osservate nel 2000 e nel 2005 si contavano 24 coppie nidificanti urbane (Soldatini e Mainardi 2006). Negli ultimi 25 anni, tuttavia, il numero di gabbiani reali è cresciuto esponenzialmente, anche a causa dell’ampia disponibilità di rifiuti che venivano lasciati fuori dalle abitazioni ed esercizi in attesa che l’operatore ecologico passasse a ritirarli. Questo ha portato ad una serie di disagi e conflitti con l’uomo. In particolare, i gabbiani rompevano i sacchetti delle immondizie disperdendone il contenuto per la strada e per i canali della città con conseguenze negative sull’igiene e decoro urbano.

Per far fronte a questa situazione e limitare le risorse trofiche disponibili per la specie, a partire da ottobre 2016 l’Azienda Municipalizzata Veritas s.p.a. insieme al Comune di Venezia hanno avviato, in via sperimentale, un nuovo modello di raccolta dei rifiuti che ne prevede la consegna diretta agli operatori ecologici, che passano di casa in casa, oppure l’auto conferimento nei punti di stazionamento delle barche di Veritas, ormeggiate in diverse zone della città.

Congiuntamente al cambio del sistema di raccolta dei rifiuti, a partire da marzo 2017, è stato avviato un monitoraggio della popolazione di gabbiano reale nel centro storico di Venezia con l’obiettivo di a) studiare gli effetti della nuova politica gestionale sull’abbondanza e distribuzione della specie e b) ottenere una stima aggiornata della popolazione, utile per scopi gestionali.

Per il monitoraggio sono state impiegate due tecniche di rilevamento: 1) censimenti per percorsi stradali e 2) censimenti da punti elevati (tra campanili, terrazze e altane private dislocati in posizione strategica nel centro storico). Questi ultimi sono stati pianificati in tre periodi specifici dell’anno: a marzo, all’inizio del periodo riproduttivo, a giugno, nel periodo di picco della stagione riproduttiva e a novembre, nelle fasi iniziali del periodo di svernamento.

I risultati hanno rivelato un effetto positivo e statisticamente significativo dei rifiuti sulla presenza e abbondanza di gabbiani reali in città. È stato inoltre evidenziato un calo significativo di entrambe le variabili in seguito all’introduzione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti (Coccon e Fano 2020).

La densità e abbondanza di individui e delle coppie riproduttive sono state stimate mediante la tecnica del Distance sampling (Buckland et al. 2001, 2015). Le stime hanno rivelato la presenza di circa 2000 individui e 430 coppie nel giugno 2018 (Coccon et al. 2021), evidenziando un leggero aumento nel giugno 2021, con 520 coppie nidificanti. Le coppie sono risultate maggiormente concentrate nelle zone nevralgiche della città, mentre le aree più periferiche e meno turistiche sono apparse meno attraenti per i gabbiani.

Nel 2022, Veritas e il Comune di Venezia hanno commissionato a CORILA la realizzazione di un “Vademecum sul gabbiano reale a Venezia” sulle possibili strategie da attuare per migliorare la convivenza con i gabbiani reali e limitare gli effetti legati alla presenza della specie in città. Partendo da un’analisi della letteratura esistente sul tema, a livello nazionale e internazionale, e grazie alla conoscenza acquisita nel corso del monitoraggio, il Vademecum propone un insieme di best practice per la GESTIONE ECOSISTEMICA INTEGRATA DELLA SPECIE nel contesto specifico e unico della città di Venezia.