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Strutture rigide alle bocche e variazioni nei fondali

Listing Details

Titolo: Tidal inlet seafloor changes induced by recently built hard structures
Autore: Carlotta Toso
Rivista: Plos One
Anno: 2019

Partiamo da alcuni numeri:

  • il 40% della popolazione mondiale vive in zone costiere
  • nel mondo le coste si estendono per oltre 1,6 milioni di km
  • le lagune occupano circa il 13% delle zone costiere

E’ evidente come la pressione antropica si faccia sempre più pesante sul limite tra terra ferma e acque libere. Tutto ciò si traduce in un generale irrigidimento della linea di costa e allo stesso modo dei varchi che mettono in comunicazione gli ecosistemi lagunari con gli ambienti marini. In laguna di Venezia le dighe foranee alle bocche di porto sono un esempio di queste opere di difesa e controllo della linea di costa.

Studiare come tali opere, (dighe foranee, pennelli, etc…) cambino la morfologia dei fondali marini e lagunari è di fondamentale importanza per quantificare gli scambi dei sedimenti, monitorare i cambiamenti idrodinamici e monitorare la stabilità delle opere stesse.

Uno studio condotto dall’Istituto di Scienze Marine (ISMAR-CNR) e dal dipartimento DAIS dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, propone una nuova metodologia per monitorare queste variazioni, indicandola come efficace soluzione per gestione della futura laguna regolata.

Buona lettura

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