Skip links

Pubblicata il 18-06-2021


Contaminazione chimica e rischi per gli organismi lagunari

La presenza di una città e di un polo industriale in laguna si accompagna con l’introduzione nell’ambiente di sostanze inquinanti. La legislazione è finalmente oggi molto severa, ma ancora in buona parte basata su misure di presenza di inquinanti nelle matrici (acqua e sedimento), più che sugli effetti indotti sulla materia vivente, i quali dipendono dall’effettiva biodisponibilità e biotossicità degli inquinanti stessi. Questi aspetti, fondamentali non solo per capire lo stato di salute dell’ambiente, ma anche per proporre nuove cure, rappresentano una frontiera per le ricerche.

CORILA studia nuovi approcci, sulla base delle conoscenze acquisite a Venezia e delle normative applicate in altri Paesi. Le ricerche di CORILA che hanno approfondito queste tematiche riguardano la contaminazione chimica, la speciazione e i flussi degli inquinanti, la biodisponibilità e biotossicità dei contaminanti nella laguna di Venezia.

In un contesto come quello lagunare, la valutazione della qualità del sedimento è cruciale, considerato il ruolo essenziale che questo svolge nell’ambiente acquatico. Quindi, tutte le attività inerenti la sua gestione (operazioni di dragaggio dei canali di navigazione o ricostruzione di strutture morfologiche), indispensabili nella gestione della laguna e che comportano la movimentazione di ingenti quantità di sedimento, non possono prescindere dalla considerazione di criteri di sostenibilità ambientale. Uno degli obbiettivi del Programma di ricerca Venezia2021 è pertanto quello di approfondire la conoscenza relativa alla contaminazione del sedimento lagunare e alle dinamiche che la influenzano, anche in relazione all’entrata in funzione del MOSE, attraverso l’integrazione mirata di approcci sperimentali e modellistici che permettano di indagare specifiche problematiche finora poco o nulla studiate.

Le indagini proposte considereranno inoltre le attività produttive legate all’allevamento della vongola Ruditapes philippinarum. Inoltre, se finora lo studio dell’inquinamento del sedimento è stato focalizzato sugli inquinanti organici e inorganici “prioritari”, si ravvisa ora la necessità di estendere la conoscenza relativa alla presenza di contaminanti emergenti (quali interferenti endocrini, farmaceutici, pesticidi, microplastiche, etc.) e agli effetti (eco)tossicologici che questi possono avere sugli ecosistemi e sulla salute umana (attraverso il consumo di organismi eduli).

L’uso di vernici antivegetative, quali quelle utilizzate a protezione delle imbarcazioni dal biofouling, comporta il rilascio di biocidi in acqua. Il progetto Interreg italia-Slovenia GreenHull “Tecnologie verdi di pulizia ecologica dell’incrostazione biologica sugli scafi nell’Alto Adriatico”, in cui CORILA è Partner, sta sviluppando un prototipo innovativo ed ecologico per la pulizia degli scafi, che prevede la immediata rimozione dalle acque reflue dei rifiuti provenienti dalla pulizia le incrostazioni biologiche, prima della reimmissione dell’acqua nell’ambiente.

DANUBIUS-RI, il Centro internazionale per gli studi avanzati sui sistemi fiume-mare, di cui CORILA fa parte, è un’infrastruttura di ricerca ambientale distribuita sulla tabella di marcia del Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (ESFRI).

La visione di DANUBIUS-RI è quella di realizzare sistemi fiume-mare sani e promuovere il loro uso sostenibile offrendo un’infrastruttura di ricerca integrata all’avanguardia dalla sorgente del fiume al mare; facilitando un’eccellente scienza interdisciplinare e fornendo le conoscenze integrate necessarie per gestire e proteggere i sistemi fiume-mare. Tra le priorità di ricerca per i primi cinque anni di attività di DANUBIUS-RI vi è “Nutrienti ed Inquinanti”: Comprendere e quantificare gli effetti singoli e combinati di nutrienti e inquinanti nell’acqua e nei sedimenti per stabilire soglie critiche come mezzo per supportare il raggiungimento di un buono stato alla scala del Sistema Fiume-Mare.

Articoli Scientifici