Quando una nave mercantile fa scalo in un porto porta con sé non solo i container, ma anche alcune specie acquatiche cosiddette “aliene”, cioè estranee all’ecosistema marino di arrivo.
Queste incrostazioni degli scafi, contenenti organismi invasivi potenzialmente dannosi per gli ecosistemi acquatici, si chiama biofouling.
Il sistema integrato proposto dal progetto Interreg #GreenHull, con il suo sistema robotizzato subacqueo per la pulizia degli scafi, punta proprio a risolvere questo problema.
Per saperne di più: www.ita-slo.eu/greenhull